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Visualizzazione dei post da gennaio, 2016

LA TV DELLE STORIE

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Costruiamo insieme la TV delle storie. Per sviluppare anche l'oralità. Gli alunni, dopo aver riordinato le sequenze, "guardano" la TV e raccontano la storia. Svolgiamo l'attività sia con una TV di cartoncino, sia alla LIM. Nel corso dell'anno costruiremo con i bambini tante storie, vere e fantastiche, tutte da guardare e raccontare :)

Che cos'è una didattica per competenze?

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Molto si sta scrivendo su che cosa sia una scuola delle competenze, come promuoverle, che cosa cambia nella didattica quotidiana. Chissà... Forse un racconto riesce a spiegarlo in modo semplice e diretto :) Si tratta del racconto "Che bella avventura. Elspet e Jos e a scuola". Un racconto che sto utilizzando per l'insegnamento della letto-scrittura, secondo un percorso didattico che ho cercato di riassumere  nei miei precedenti video. Il materiale didattico è scaricabile dal sito vbscuola I protagonisti sono due folletti, Elspet e Jos, che vivono nel Paese dei Folletti, un paese in cui la scuola non esiste; ma loro decidono che saranno i primi bambini folletto ad andare a scuola: inizia così la loro avventura. Qual è il messaggio che vuole passare attraverso il viaggio dei due folletti? Quando arrivano finalmente a scuola, si rendono conto che quest’ultima è su tutto il percorso che hanno intrapreso. Glielo spiega, con parole semplici, la Maestra Folletto “

Natale insieme

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Ancora una volta è Natale: la forza di essere insieme. L'uomo è un essere relazionale. La condivisione, l’appartenenza e la relazionalità sono alla base della creazione di legami vitali che aiutano la persona a rapportarsi agli altri  in una storia comune che si dilata verticalmente, con gli uomini che nel tempo ci hanno preceduti e ci succederanno, e orizzontalmente con gli altri uomini con i quali si creano intrecci e interconnessioni vitali. Oggi viviamo in un mondo frammentato e incerto, e l’uomo si ritrova davanti a due scelte di fondo; può continuare a vivere nella frammentazione e nell’incertezza traendo da essa le nuove coordinate di un’esistenza che si gioca tra le categorie della paura, del disordine, del nichilismo, sotto il soffitto strappato del teatro di Pirandello che ci fa attori in un mondo che non comprendiamo e non dominiamo più  o può raccoglierne i pezzi e cercare di ricomporli, per ristabilire e ricercare un’unità  che sia qualcosa in più della semplice s